Questo film è una collezione di momenti audiovisivi e ricordi di un viaggio in treno di 3 settimane attraverso il Giappone nel 2015.
Attraverso il paese con lo Shinkansen in visita a Tokyo , Osaka , Hiroshima e Kyoto, meravigliosi piccoli luoghi lungo la strada,
incontrando persone gentili e sperimentando una cultura che bilancia in qualche modo la sua ricca tradizione con un regalo molto futuristico.
Regia: Vincent Urban
Girato da: Vincent Urban, Alex Schiller
Modifica e Sounddesign da: Vincent Urban
Di classificazione da: Alex Schiller
In Japan - 2015 from Vincent Urban on Vimeo.
笑顔が歯ブラシのようなものです。あなたはきれいな歯を保つために、多くの場合、それを使用する必要があります。
Egao wa hamigaki no yo na mono mainichi mainichi migakanakya"
Un sorriso è come uno spazzolino. Devi usarlo spesso per mantenere i denti puliti.
Proverbio giapponese
GIAPPONE
Il clima nipponico varia moltissimo da nord a sud, gli inverni sono più rigidi nella parte settentrionale, mentre nel meridione sono più miti, mentre le estati sono calde e umide.
Secondo le statistiche, il periodo migliore per visitare il Giappone è durante l’inizio della primavera e/o tardo autunno. Sono gli unici periodi in cui le precipitazioni sono meno abbondanti e frequenti rispetto a quelle invernali e a quelle umide e soffocanti dell’estate.
Tokyo, la città più stravagante del Pianeta. Qui trovi cultura, moda, tecnologia, grattacieli e spazi verdi. Meta del divertimento e dei sapori, dei grattacieli sfavillanti e dello shopping.
Una visita a Kamakura é d'obbligo in un viaggio in Giappone. Dista solo mezz'ora da Tokyo e si tratta di una cittadina ricca di storia, santuari e templi. Simbolo della città è la statua del Daibutsu.
Qualcuno si stupirà sapendo che Yokohama è la seconda città giapponese più grande dopo Tokyo. A soli 30 minuti di treno dalla capitale, è consigliata una visita a questa città cosmopolita che saprà incantarvi.
Nikko è sicuramente una delle tappe obbligate per chi visita Tokyo. Situata in un contesto collinare immerso nel verde, a pochi Km da Tokyo vi ritroverete nel mezzo di un'oasi di pace e aria pulita, templi e santuari affascinanti e un Giappone dal sapore tradizionale.
Seconda città più importante del Giappone, Osaka è famosa, tra le altre cose, per la sua cucina e per il suo dialetto. Centro commerciale del Kansai, si può considerare l'antitesi della raffinata Kyoto.
Fuso Orario Italia Giappone
D’inverno, quando da noi c’è l’ora solare, in Giappone sono avanti 8 ore (per esemplificare, quando da noi sono le 10, lì sono le 18), mentre d’estate (con l’ora legale) sono 7 le ore di differenza (se qui sono le 10, lì sono le 17).
Fortunatamente, però, tutto il Giappone adotta lo stesso fuso orario.
Volare tra Europa e Giappone
L'unica compagnia aerea ormai a collegare direttamente, senza scali, l'Italia e il Paese del Sol levante è Alitalia, con partenze giornaliere da Roma e Milano e con arrivo, ormai solamente a Tokyo. Se avete voglia di Giappone fin dalla partenza la JAL, la compagnia di bandiera giapponese e ANA, l'altra grande compagnia di voli nipponica collegano il Paese del Sol Levante con molte città europee (Parigi, Londra, Francoforte, Monaco di Baviera, Helsinki ecc), e da queste è possibile con una coincidenza raggiungere l'italia, e viceversa.
Altre soluzioni di volo per andare nel Paese del sol levante
Per arrivare in Giappone dall'Italia quelle elencate sono solo alcune alternative; valide soluzioni le trovate anche con le compagnie medio-orientali, da Turkish, a Emirates, a Qatar, facendo uno scalo fuori Europa e più o meno hanno sempre un prezzo valido, anche senza particolari promozioni. Se poi volete, inoltre, potete utilizzare anche Aeroflot o i vettori cinesi solitamente ad un prezzo basso anche all'ultimo momento, ma facendo uno scalo a Mosca o in una delle metropoli del Celeste impero .
Voli interni in Giappone da 70€
Le compagnie aeree giapponesi offrono agli stranieri o comunque ai Giapponesi residenti all'estero varie vantaggiose soluzioni per acquistare voli interni in tutto il Giappone, ad esempio verso i caldi lidi di Okinawa o la selvaggia Hokkaido.
12 ore di volo tra Italia e Giappone
Il volo diretto tra Italia e Giappone dura all'incirca 12 ore, di solito la partenza è nella mattinata e si vola incontro al nuovo giorno, quindi la notte cala presto, e se ci riuscite vi consiglio di dormire il più possibile, così da ammortizzare il cambiamento di fuso orario (7 o 8 ore a seconda se abbiamo l'ora legale o quella solare). Comunque il jet lag vi scombussolerà per tre, quattro giorni.
Ci vorrebbero anni di viaggi e di studio per poter comprendere a pieno la cultura del popolo giapponese.
• ASSISTERE A UN MATSURI
I numerosi Matsuri, ovvero le feste giapponesi si possono trovare in tutte le città del Giappone e sono molto frequenti in quanto segnano i vari cambiamenti del clima, oppure omaggiano una ricorrenza storica, culturale o possono indicare un rito di passaggio (come la maggiore età) oppure ancora possono rappresentare una credenza popolare o shintoista. Si tratta sempre di feste colorate e allegre che invadono la città e coinvolgono moltissime persone..
• DORMIRE IN UN RYOKAN
I Ryokan sono gli alberghi tradizionali giapponesi, dove le stanze con il pavimento in tatami hanno al centro un tavolino dove mangiare seduti su un cuscino e dove nell’armadio è riposto il futon, il letto giapponese che la notte viene sistemato sul tatami (dalla cameriera). Ci sono diverse categorie di Ryokan, di lusso ed anche i più abbordabili economicamente sono spesso alberghi con stanze sia occidentali sia tradizionali e servono al massimo la colazione. Esistono anche gli Onsen Ryokan, si tratta di una struttura in mezzo alla natura per ottenere il totale relax. Spesso nei Ryokan i bagni sono condivisi. I Kaiseki Ryokan invece sono adatti a chi ha a disposizione un budget elevato e vuole provare un’esperienza ancora più completa. Infatti questi ryokan di lusso servono la tipica cucina Kaiseki, ossia una cucina di alto livello che si distingue in particolare per come viene presentata. I piatti vengono disposti sul tavolo in modo impeccabile, quasi fosse un’opera d’arte. I luoghi migliori dove soggiornare in un Ryokan sono Kyoto, le Alpi giapponesi e Kinosaki.
• ANDARE IN UN MAID CAFE’
Questi locali si trovano soprattutto ad Akihabara e le cameriere, indossato un abito in stile vittoriano, sono lì per servire il cliente in tutto e per tutto. Si paga l’ingresso a ore e si può ordinare da mangiare e da bere.
• ASSISTERE A UN INCONTRO DI SUMO
Il Sumo è sport nazionale del Giappone, risalente al VI secolo. I cosiddetti hon-basho, ossia i Tornei di Sumo, si tengono solo nei mesi dispari, sei volte l’anno e durano 15 giorni. A Tokyo potrete assistere a un incontro nei mesi di gennaio, maggio e settembre, mentre ad Osaka nel mese di marzo, a Nagoya a luglio e a Fukuoka nel mese di novembre. Gli incontri di Sumo a Tokyo si tengono presso il Ryogoku Kokugikan.
• ANDARE IN UN ONSEN
Onsen significa “sorgente termale” e il Giappone ne conta oltre 3000 in tutto il Paese. La tradizione giapponese di fare il bagno ha origini antichissime ed ha un significato quasi sacro. Dopo una giornata di lavoro, l’ideale per i giapponesi è immergersi in una vasca bollente per rilassarsi, meglio se si tratta di una sorgente termale, che ha effetti ancora più benefici su corpo e mente. Le vasche sono divise in uomini e donne, quindi le coppie devono separarsi per il bagno, non esistono Onsen misti se non in zone remote del Giappone. Le regole sono semplici: una volta entrati, dovrete lavarvi molto bene con il sapone e sciacquarvi altrettanto scrupolosamente prima di immergervi nella vasca. Avrete un piccolo asciugamano per coprire le parti intime durante il tragitto verso le vasche. Non dovete immergere l’asciugamano, ma lasciarlo fuori. Tutto ciò che entra nelle vasche è considerato sporco, ecco perché è vietato anche mettersi il costume. Solitamente l’accesso agli Onsen è vietato a chi ha tatuaggi, per evitare che i membri della Yakuza(distinguibili per i loro tatuaggi) possano frequentare gli Onsen.
• ASSISTERE A UNO SPETTACOLO DI UNA GEISHA/MAIKO
La geisha rappresenta l’incarnazione della bellezza e dell’arte giapponese, con i preziosi kimono, i gesti eleganti e precisi, la musicalità delle cerimonie e le danze tradizionali. La geisha è infatti un’artista con diverse abilità (canore, musicali, di conversazione, ecc.) e il suo compito è di intrattenere i clienti durante le serate nelle sale da tè. A Kyoto è possibile assistere a degli spettacoli di maiko, tramite tour organizzati oppure se avete la fortuna di essere in città nel mese di aprile potrete vedere delle apparizioni pubbliche in quanto le geiko e le maiko si esibiscono a Gion.
• ASSISTERE A UNA CERIMONIA DEL TE’
Una delle arti che deve apprendere una maiko e una geisha è la cerimonia del tè, chiamata cha-no-yu (茶の湯), un rituale antichissimo che rappresenta una delle più alte espressioni estetiche zen. Questa cerimonia è basata su quattro princìpi ossia: armonia (wa), rispetto (kei), purezza (sei), tranquillità (jaku). Lo scopo di questa cerimonia, dunque, è creare un luogo dove ognuno si senta a proprio agio, sereno e lontano dalle preoccupazioni; un posto ospitale e meditativo dove ogni movimento ha uno scopo preciso e ogni utensile usato deve essere funzionale, ogni cosa viene scelta con estrema cura nei dettagli. Il tè usato in questa cerimonia è il matcha, un tipo di tè verde molto pregiato.
• ANDARE IN UN NEKO CAFE’
In un bar dove una colonia felina vi attende in uno di questi tanti café disseminati per il Giappone. I gatti qui sono puliti e vaccinati e vi faranno compagnia mentre bevete un caffè o mangiate una fetta di torta. Ci sono delle regole da rispettare, come per esempio non svegliare un gatto che dorme o non fare una foto con il flash e qualsiasi cosa possa disturbare o infastidire i mici.
• ANDARE IN UN LOVE HOTEL
In Giappone la riservatezza è risaputa, ma al contrario di quanto si pensi, i giapponesi non sono freddi nonostante in pubblico non sia educato mostrare effusioni. I Love hotel sono alberghi a ore tipici giapponesi che possono essere semplici oppure a tema. Lungi da essere dei squallidi hotel, la maggior parte sono degli alberghi normalissimi, solo che si può prenotare una stanza solo per qualche ora a prezzi anche accessibili alle coppie giovani.
• MONTE KOYA
Uno dei luoghi più magici del Kansai, dove poter entrare in contatto con la natura e con la vita monastica giapponese, in quanto qui si trova un complesso monastico che è anche sede del buddismo esoterico Shingon.
Uno degli ingredienti principali è il riso, ma sono diffusi anche pasta, pesce, verdure e legumi, conditi solitamente con le varie spezie locali. La carne è generalmente assente dalla cucina tradizionale, ma presente in alcuni piatti di origine straniera come ad esempio il tonkatsu. I piatti più conosciuti sono il sushi, il sashimi, ma anche ramen, udon e soba, oltre a piatti a base di tofu e natto. Tra le bevande sono diffuse il sake e il tè verde ed esiste una buona varietà di dolci (wagashi).
In Giappone si può mangiare roba buonissima spendendo davvero poco. Però durante un viaggio il mio consiglio spassionato è di dedicare almeno un pasto alla cucina kaiseki.
Si tratta della cucina più raffinata e ricercata, fatta di tante portate (fino anche a 15) servite in piccole porzioni; i cibi sono di stagione e cucinati utilizzando diverse tecniche. In genere un menù kaiseki prevede dei piccoli antipasti (shiizakana), una zuppa (suimono), sashimi (mukouzuke), verdure bollite (nimono), pesce grigliato (yakimono), cibi cotti al vapore (mushimono), marinati (sunomono), conditi con salse (aemono) o fritti (agemono). Il tutto è sempre accompagnato da riso, zuppa di miso e un piatto dolce per terminare il pasto.
Potete scegliere di andare in un ristorante specializzato in cucina kaiseki, oppure un’altra buona idea è pernottare in un ryokan che serva pasti di questo tipo (in molti lo fanno, vi basta chiedere prima di prenotare).
Ricette
Una ricetta giapponese facile che è veloce da preparare, ma deliziosa.
Ingredienti
2 anguille fritte teste rimosse
Per servire:
la cipolla tagliata a fette sottili, semi di sesamo nero, riso cotto a vapore, gelsomino e maionese giapponese
PER LA GLASSA DOLCE
60ml salsa di soia
60ml sake
60g zucchero
PER LE FRITTELLE DI RISO
125g di riso, cotto a fuoco baso con 250ml d'acqua in una ciotola coperta per 10 minuti, poi raffreddato
Preparazione
Preriscaldare il forno a 220°C. Per la salsa dolce, unire gli ingredienti in un pentolino a fuoco basso e lasciare cuocere finché lo zucchero si scioglie e si forma una glassa (15-20 minuti). Mettere da parte a raffreddare.
Tagliare ogni anguilla in 5 pezzi. Rimuovere la spina dorsale di ogni pezzo. Mettere 2 pezzi su 2 spiedini e ripetere con l'anguilla rimanente.
Mettere gli spiedini su un vassoio foderato con carta da forno e spennellare con glassa dolce, poi mettere nel forno. Via via durante la cottura si suggerisce di spennellare l'anguilla con la glassa. Proseguire fino a che non è riscaldata e lo smalto è appiccicoso (5-10 minuti).
Per preparare le frittelle di riso, formare dei cucchiai di riso raffreddato con uno stampino per biscotti circolare (8 centimetri di diametro), oppure utilizzate un bicchiere. Scaldare una padella con poco olio e friggere le frittelle su entrambi i lati fino a che sono dorate e croccanti (5-8 minuti)
Cospargere l'anguilla con cipollotto e semi di sesamo nero e servirle calde con i croccanti di riso, glassa dolce e maionese giapponese.
Il salmone viene insaporito con salsa di agrumi e soia, zenzero fresco ed erba cipollina. Poi viene immerso in una miscela con olio di sesamo caldo, che crea un risultato fragrante.
Ingredienti
Preparazione
In una piccola ciotola, mescolare 2 cucchiai di salsa di soia con i succhi di lime e d'arancia. Disporre 3 fette di salmone su ogni piatto e guarnire con lo zenzero. In una piccola casseruola, scaldate l'olio vegetale con l'olio di sesamo fuoco moderatamente alto finché il fumo, circa 2 minuti. Irrorare l'olio caldo sopra i pezzi di salmone. Versare sopra la salsa di soia e agrumi. Lasciarla ad insaporire per 10 minuti. Cospargere con i semi di sesamo tostati e servire.
I MIGLIORI RISTORANTI GIAPPONESI
Akai ito
“Quanto bisogna aspettare per essere felici? Perché non posso esserlo ora?”
Erano questi, i pensieri che affollavano la giovane mente di Wei, mentre passeggiava, solo, in mezzo allo stradone affollato pieno di addobbi.
Era rimasto orfano fin da piccino, e aveva dovuto imparare a cavarsela da solo, a stare al mondo e contare solamente sulle sue capacità. Quel giovane cuore però sognava l’amore, sognava l’affetto che gli era mancato sin dalla nascita.
Un sorriso stirò le labbra del piccolo Wei, sicuro che un domani avrebbe avuto quel che tanto agognava.
Un uomo passeggiava, solo, per una strada vuota. L’ennesimo viaggio lo aveva portato lontano, ma nessuna compagna, nessuna moglie era arrivata per lui.
Il dolore della sua infanzia lo tormentava, il vuoto che lo attanagliava si faceva sempre più ampio, non gli lasciava speranze. Dov’era la sua donna da amare? Continuando a camminare si trovò dinnanzi ad un vecchio, come da consuetudine chinò il capo in segno di rispetto, e solo dopo il consenso del vecchio, ruotò gli occhi su di lui e si rese conto che tra le mani teneva un libro particolare… D’improvviso si rese conto che quel vecchietto non era un uomo, ma bensì il Dio del matrimoni , e dopo essersi presentato, interrogò il Dio sul perché non avesse ancora trovato moglie. Il Dio gli spiegò che ogni essere umano era legato ad un altro tramite un filo rosso, il filo rosso del destino. Il Dio gli disse che la sua metà aveva appena tre anni, e per questo motivo doveva aspettare altri 14 anni, poi poteva conoscerla e sposarla.
Wei era perplesso, non voleva aspettare altro tempo, per cui ringraziò il Dio e tornò sui suoi passi. Wei, dopo il colloquio con il Dio, maturò l’idea di trovarsi da solo una moglie, per cui, ordinò al servo di uccidere la bambina, in maniera tale da poter essere libero di scegliere, senza curarsi del destino. Il servo uscì e tentò di ubbidire all’ordine di Wei, ma non poteva farcela: la bimba era troppo innocente, non poteva ucciderla. Si limitò a lasciarle un taglio sulla fronte, dopodiché, scappò nel buio della notte.
Wei continuò la sua ricerca nel corso degli anni, ma nessuna mai arrivò al suo cospetto. Un giorno incontrò una bella fanciulla di 17 anni, si innamorò perdutamente di lei e la sposò. La giovane proveniva da una famiglia nobile, e indossava sempre una fascia che le copriva la fronte.
Il marito le domandò come mai, e lei, piena di vergogna, gli raccontò che quando aveva tre anni un uomo l’aveva ferita alla fronte con una lama. In quell’istante Wei capì che il suo servo gli aveva mentito, e che non aveva ucciso la bambina.
L’uomo scoppiò in lacrime e supplicò alla giovane moglie di perdonarlo, le raccontò che era stato lui ad ordinare al servo di compiere quel gesto.
Wei chiese perdono, aveva compreso che il fato aveva scelto per lui e non poteva sottrarsi alla sua sorte. La sua giovane moglie lo perdonò, e vissero assieme fino alla fine dei loro giorni, rispettandosi e amandosi come Wei aveva sempre sognato.
Il Giappone ha una flora varia e rigogliosa che conta più di 4500 specie di piante. Fra le piante fiorite va menzionato innanzitutto il ciliegio, che fiorisce a inizio primavera: è il fiore nazionale e costituisce un motivo ricorrente nell'arte e nella cultura giapponese; in aprile, le colline si ricoprono invece dei colori delle camelie e delle azalee e, all'inizio di maggio, delle peonie, uno dei fiori più coltivati. Il loto è in fiore in agosto, mentre in novembre uno dei più famosi festival floreali giapponesi celebra il crisantemo, fiore che rappresenta l'emblema della famiglia imperiale. Tra gli altri fiori si ricordano l'anagallide, la campanula, il gladiolo e diverse varietà di gigli. Tra gli alberi predominano le conifere; diffuso è il cedro giapponese, detto sugi, che può raggiungere i 46 m d'altezza, il larice e diverse varietà di abete.
Ciliegio in fiore:
Fior di Loto:
La fauna presenta diverse specie animali, tra cui ricordiamo il simpatico Ghiretto, ovvero un incrocio tra uno scoiattolo e un roditore e il coniglio di Amami.
Ghiretto:
Questo è il un piccolo calendario delle feste e ricorrenze giapponesi, i quali amano molto festeggiare e celebrare ricorrenze particolari come l’equinozio di primavera e quello di autunno. I giapponesi sentono molto le feste dedicate ai bambini, infatti sul calendario sono segnate queste festività. L’ultima festività dell’anno è il 23 dicembre, che è il compleanno dell’imperatore.
1 gennaio: Capodanno
Secondo lunedì di gennaio: Festa degli adulti
11 febbraio: Festa della fondazione dello Stato
14 febbraio: San Valentino
3 marzo: Festa delle bambole (o delle bambine)
20 marzo oppure il 21: Equinozio di primavera
29 aprile: Showa Day
3 maggio: Festa della Costituzione
4 maggio: Festa del Verde (ponte fra due festivi)
5 maggio: Festa dei bambini
Terzo lunedì di luglio: Festa della marina
20 settembre: Festa degli anziani
23 settembre: Equinozio d’autunno
Secondo lunedì di ottobre: Festa dello sport e della salute
3 novembre: Festa della cultura 23 novembre: Festa del lavoro
23 dicembre: Compleanno dell’Imperatore
Il compleanno dell’Imperatore: È a tutti gli effetti una festa nazionale; la data è determinata dal giorno del compleanno dell’imperatore reggente; infatti l’attuale imperatore Akihito è nato il 23 dicembre 1933. La festa viene celebrata in una cerimonia pubblica presso il Palazzo Imperiale, da lì la famiglia imperiale saluta i cittadini.
LA MONETA
In Giappone la valuta locale è lo YEN giapponese (il simbolo è ¥ e si pronuncia “en”). Le banconote hanno tagli da 1000, 2000, 5000 e 10000 yen, mentre le monete sono da 1, 5, 10, 50, 100 e 500 yen.
L’applicazione è utile non solo se viaggi in Giappone, ma anche se sei diretto verso altre destinazioni poiché sono presenti tantissime altre valute, per esempio euro - dollaro, euro - sterlina, ecc.
Quando conviene cambiare gli YEN
In Giappone, ancora oggi, accettano soprattutto contanti e i pagamenti accettati con la carta/bancomat sono ancora pochi, quindi vi consiglio di partire già dall’Italia con degli Yen in contanti, in modo da arrivare preparati per qualunque evenienza. Ma il motivo principale per cui vi consiglio di prendere gli Yen prima della partenza è il fattore Prelievo. Infatti prelevare contanti in Giappone è diventato problematico dalla primavera del 2013, quando negli ATM non è più possibile prelevare con i bancomat del circuito Maestro / Cirrus. Se avete una Visa o una carta di credito (con circuito visa e american express) non dovrebbero esserci difficoltà.
Dove cambiare gli YEN
Vi sconsiglio i cambi valuta negli aeroporti in quanto applicano commissioni alte. Sono da preferire le Poste Italiane e le banche in Italia. Se abitate in una piccola città, solitamente gli Yen sono da ordinare un paio di settimane prima della partenza perché non ne hanno mai disponibili.
Negli interstizi della sua ipermodernità, Tokyo cela persistenti e inattese tracce del passato, come testimonia questa inedita storia di Waseda e dei suoi dintorni, ricostruita attraverso fonti scritte, iconiche e materiali, e una diretta esperienza dello spazio in cui si sedimentano le stratificazioni del tempo. Nella vicenda locale – popolata di personaggi e fatti più o meno noti, e di continuo riportata alla dimensione generale – si riflettono le trasformazioni intervenute nei quattro secoli di storia di una città che, sin dalla sua nascita, assunse la funzione di centro propulsore della modernizzazione e fu caratterizzata da una concentrazione demografica tra le più elevate al mondo.
Altri libri sul Giappone
Dalla folla di Tokyo agli orsi dell’estremo nord, dalle giungle delle isole tropicali ai ciliegi in fiore di Kyoto, per arrivare fino al grande vuoto lasciato dal devastante tsunami del 2011 e dal disastro nucleare di Fukushima.
Patrick Colgan, giornalista e viaggiatore, si immerge nella cultura, nella natura e nella gastronomia giapponesi per raccontare la scoperta di un mondo all’apparenza incomprensibile.
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