Se sei abbastanza Fortunato da essere Irlandese…
Sei Fortunato quanto basta!
(Anonimo)
Scheda paese realizzata da Gaia Lenti. Classe 4BT, Istituto Tecnico per il Turismo L.V. Bertarelli- Ferraris di Milano
22-03-16
Siete pronti per scoprire la storia della Guinness, probabilmente il marchio irlandese più amato al mondo?
Apprenderete le le sue origini, risalenti al 1759, al vicino birrificio St James’s Gate;
scoprirete come l'emblematica, cremosa birra scura viene fatta fermentare;
e,ovviamente concluderete con una pinta gratuita di Guinness al Gravity Bar che, dalla sua posizione al settimo piano, permette di ammirare viste spettacolari di Dublino mentre si sorseggia il proprio drink! Si, siete pronti >!
Durante luglio e agosto il clima è mite e le giornate sono lunghe, l’unico inconveniente è che ci sono veramente tanti turisti e i prezzi sono alti, è difficile anche trovare sistemazioni per la notte.
Durante il periodo invernale il tempo è pessimo, e molte attività turistiche sono chiuse.
I mesi di giugno e settembre sono quelli che possono offrire alcuni vantaggi: non fa eccessivamente freddo, ci sono pochi turisti e tutto è aperto al pubblico.
L’Irlanda è piena zeppa di cose da fare:
E poi, gambe in spalla, andate in giro per l’Irlanda a scoprirla interamente.
Buon viaggio!
La cucina irlandese si concentra sulla carne, specialmente di agnello, maiale e manzo.
Uno dei piatti più conosciuti è l’Irish Stew: stufato di montone, patate e cipolle.
La bruschetta irlandese è un antipasto freddo molto amato, lo si prepara in fretta, con alimenti buoni e sani: salmone affumicato, cipolla, rucola, burro, pane nero/ai cereali e capperi; viene condita con il succo di limone.
RICETTA: Per 12 bruschette:
Tagliate le fette di pane, imburratele e metteteci sopra le fette di salmone affumicato. Dopodiché mettete la rucola già precedentemente lavata e poi aggiungete i capperi. Una volta finito, si condisce con il succo di limone. Buon appetito!
Gli scones sono dei biscottini non molto dolci, ne esistono varie versioni: con pezzi di cioccolato, con i mirtilli, con uva passa oppure in versione salata, come ad esempio gli scones con il salmone affumicato.
RICETTA: per 4 scones
Altro dolce molto apprezzato è la Guinness Cake.
È una torta a prova di goloso: la base viene fatta con il cacao, burro, zucchero di canna, uova e birra Guinness. Sopra vi è una morbida nuvola di crema al mascarpone, philadelphia e zucchero a velo.
La Guinness non viene usata solo per preparare la torta, ma anche per i cupcake alla menta e cioccolato.
Vengono preparati essenzialmente per la festa di San Patrizio, patrono dell’Irlanda.
Famoso in tutto il mondo è l’Irish Whiskey, che è un vero e proprio motivo d’orgoglio per gli irlandesi.
Come viene prodotto? Lo si ottiene da una miscela di acqua, cereali maltati e non e con lieviti selezionati. Caratteristica particolare è che subisce tre distillazioni anziché due, come avviene per lo Scotch whisky.
Il territorio irlandese è caratterizzato prevalentemente dai toni del verde.
Infatti l’isola si è guadagnata la nomea di Isola di Smeraldo, specialmente per via della forte presenza di muschio; nonostante l’assenza di grandi alberi, il territorio mantiene una grande purezza.
Flora:
A causa dei forti venti, non vi sono molti alberi, solamente il 4% del territorio è coperto da boschi.
Numerose invece le ginestre comuni, muschi e felci.
Fauna:
Nel territorio vi sono moltissimi animali, quali: volpi, scoiattoli, cervi rossi, tassi, pony, urie, lontre, fulmari, foche grigie e comuni, pulcinelle di mare, conigli, ricci, salmoni e altre specie di pesci.
Cervo rosso:
Volpe:
Scoiattolo:
Uria:
Tasso:
Coniglio:
Pony bianco:
Foca comune:
Foca grigia:
Pulcinelle di mare:
Fulmari:
Lontra:
La festa per eccellenza in Irlanda viene celebrata il 17 di marzo: San Patrizio (St. Patrick’s Day).
San Patrizio è il santo patrono dell’intera isola, ogni anno viene commemorato con grandi parate, il colore predominante è il verde.
Le parate attraversano le vie cittadine, ove la gente festeggia brindando al santo.
Curiosità sulla celebrazione:
La prima parata fu organizzata, non Irlanda, ma bensì negli Stati Uniti.
Nel 1762 i soldati irlandesi marciarono per le strade di New York intonando le canzoni e ballate tipiche della loro terra.
La prima parata vera e propria in Irlanda è datata al 1931.
Il colore verde è stato introdotto solamente nel XVII secolo, prima il colore utilizzato era il blu.
Gli irlandesi amano talmente tanto questa festività, che ci sono anche dei dolci tradizionali:
I cupcake alla menta e cioccolato, che richiamano la fasta per via del colore verde brillante.
Altro dolce molto importante è la ciambella di San Patrizio, ovviamente a base di Guinness!
Bloomsday, 16 giugno:
Questa commemorazione si tiene con cadenza annuale nella città di Dublino. Il protagonista di questa celebrazione è lo scrittore James Joyce.
Il tema principale della giornata prende in considerazione “Ulisse” l’opera di maggior successo dello scrittore, ambientata appunto a Dublino in data 16 giugno 1904.
Gli irlandesi sono molto legati al folklore e alle creature mitologiche come folletti, elfi e fate.
Per questo motivo vi sono tantissime leggende a tema, che vengono narrate tutt’oggi.
La creatura più conosciuta è quella del Leprechaun, che in italiano viene reso come leprecauno.
È il protagonista di numerosi miti, viene descritto come un piccolo uomo vestito di verde, con capelli e barba rossa, sul capo una tuba del medesimo colore delle vesti.
Un dì due giovani fratelli decisero di passeggiare per i boschi, cantando e ridendo, felici di essere al mondo.
Il tempo passava, e i due si resero conto troppo tardi di essere lontani da casa, decisero perciò di riposare ai piedi di un albero.
Tale albero era un Biancospino, amatissimo dalle creature magiche, infatti lì vicino vi era un gruppo di folletti che danzavano allegri dinnanzi alla Luna.
I due fratelli osservavano incuriositi la scena, e non si accorsero che un folletto, un leprecauno, li squadrava da capo a piedi. Il folletto sorrise e si avvicinò ai due giovani, offrì loro una bottiglia di whiskey e diede loro un pezzo di carbone ciascuno: “Tenete il carbone in tasca per tutta la notte, mi raccomando. Non estraetelo prima dell’alba.”
I due accolsero il dono e ringraziarono il piccolo uomo, assicurandogli di fare ciò che era stato comandato.
L’indomani mattina i due fratelli frugarono nelle rispettive tasche.
Il carbone era sparito: al suo posto vi era una manciata di monete d’oro.
Il maggiore dei fratelli, che era sempre stato un po’ sprovveduto, si sentì come se avesse appena scoperto come guadagnarsi da vivere senza dover lavorare: “Fratello, torniamo là, dove eravamo stanotte. Diventiamo amici del leprecauno e diventeremo ricchi!”
Il secondo fratello era un po’ più ragionevole e ammonì l’altro: “No, è sbagliato ciò che dici. Queste monete d’oro ci sono state offerte dal folletto, non dobbiamo abusare della sua gentilezza. Ricordati ciò che ci hanno sempre detto fin da bambini: “ rispettate le creature magiche, siate sempre benevoli e non siate avari se queste creature vi faranno un dono” ricordi? Torna a casa con me, nostra madre sarà preoccupata per noi.”
Il primo fratello scosse la testa, risoluto, accecato dall’avarizia: “No, tornerò a casa più tardi. Farò quello che ho deciso, tu vai pure. Tornerò ancora più ricco.”
Il secondo fratello alzò le spalle e si avviò per il bosco, diretto a casa.
L’altro fratello si sfregò le mani, si sedette per terra e aspettò la sera.
I folletti tornarono e diedero nuovamente inizio alle danze; il leprecauno si avvicinò al maggiore dei fratelli e gli diede un pezzo di carbone, raccomandandogli le medesime attenzioni della sera precedente.
Il ragazzo non riusciva ad addormentarsi, fantasticava sulla sua futura ricchezza: mancava poco all’alba e presto nuovo oro sarebbe comparso nelle sue tasche.
Non appena i timidi e tiepidi raggi del sole fecero capolino, il giovane svuotò le tasche, ma il suo ghigno vittorioso si spense immediatamente:
non c’era altro oro, e le monete dell’altro giorno erano scomparse.
Capì il suo errore e si vergognò profondamente della sua avarizia ed arroganza, si era convinto di poter trarre beneficio dalla gentilezza del leprecauno, ed invece era stato punito.
Con la coda tra le gambe e la testa china, il ragazzo tornò a casa, dove lo accolse il fratello, il quale intuì ciò che era accaduto: “Dall’espressione sul tuo viso capisco molte cose. Avevo ragione, non dovevi sfidare i folletti. Però non demoralizzarti, dividiamo il mio oro, da buoni fratelli.”
Cosa bisogna sapere prima di avventurarsi nell’Isola di Smeraldo?
Innanzitutto che il clima è mite: né troppo freddo né troppo caldo.
Se piove, dimenticate assolutamente l’ombrello! Perché? Perché in Irlanda tira vento, molto forte, tra l’altro. Di conseguenza è veramente sconsigliabile l’utilizzo dell’ombrello. Utilizzate impermeabili, k-ways, cerate o qualsiasi altro indumento adeguato a proteggervi dall’acqua.
Portatevi anche un piccolo cambio, calzini e magliette sono fondamentali.
Le scarpe devono essere resistenti all’acqua e al fango.
Non dimenticate sciarpa, guanti e cappello, sono sempre utili, nel caso in cui faccia più freddo.
Non è necessario fare vaccini, ma portate sempre la tessera sanitaria europea.
Per andare in Irlanda è necessaria la carta di identità (deve essere valida per l’espatrio) e/o passaporto.
È consigliabile portarsi da casa un adattatore per quanto riguarda la presa della corrente. In Irlanda, come nel resto del Regno Unito, la presa è di tipo U.K.
Se in Italia non lo trovate, non prendetelo in aeroporto: il costo è elevato.
Lo troverete a prezzi più ragionevoli nei supermercati e nei negozi di elettrodomestici.
Fate attenzione al fuso orario, lì sono un’ora indietro rispetto all’Italia.
Il modo migliore per visitare l'Irlanda è spostarsi con l'auto, perché molti luoghi di interesse turistico non sono serviti dai trasporti pubblici. L'autonoleggio però è costoso; in alta stagione può essere più sensato cercare una soluzione 'fly-and-drive'. In Irlanda, come in Gran Bretagna, si circola sulla sinistra.
Cosa non fare in Irlanda:
Consolato italiano in Irlanda
Indirizzo:
63/65 Northumberland Road
Dublin 4
D04 VA89
Tel +35316601744
Fax +353 1 6682759
Cellulare di emergenza (operativo esclusivamente nei giorni festivi)
+353 872386802
e-mail: ambasciata.dublino@esteri.it
e-mail PEC (Posta Elettronica Certificata): amb.dublino@cert.esteri.it
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