Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
Mohandas Gandhi
scheda paese realizzata da Sanjena Kumar
3°CT ISTITUTO BERTARELLI MILANO.
1.Forte di Agra
Il forte del sovrano persiano Akbar si trova nella città di Agra, nota per essere una delle località più ricche di inestimabili cimeli. Fu una strategica base militare nonché residenza della famiglia imperiale.
2. La Tomba di Akbar
Sempre ad Agra è possibile visitare un altro luogo per eccellenza legato alla figura storica di Akbar: la Tomba di Sikandra. I lavori che portarono alla costruzione del sepolcro furono avviati dallo stesso imperatore. Tuttavia la struttura fu ultimata dal suo erede Jahangir, quest’ultimo apportò diverse modifiche al progetto originale che venne pesantemente rivisto.
3. Palazzo Umaid Bhawan
E’ una fantastica struttura situata nella città di Jodhpur, all’interno della quale si trova oggi un hotel extralusso. Esso è costituito da circa 100 camere e detiene il primato di residenza privata più grande del mondo. Ma la sua mole non è l’unica particolarità. Il palazzo presenta dipinti e decori sfarzosi tratti dal Ramayana ed è stato uno dei primissimi hotel ad implementare un sistema di condizionamento d’aria.
4. Lake Palace
Edificato nel XIX secolo, fu progettato originariamente come residenza estiva della famiglia reale. Oggi il Lake Palace di Udaipur, nel Rajasthan, è sede di uno degli hotel a 5 stelle migliori della Terra, di sicuro tra i più suggestivi ed efficienti della nazione.
Il Tempio Virupaksha nacque come un piccolo santuario all’interno del complesso di Hampi, oggi Patrimonio UNESCO, un tempo villaggio facente parte della città Vijayanagara, capitale dell’omonimo impero.
Harmandir Sahib, meglio conosciuto come il Tempio D’oro, è la principale attrazione della suddivisione dell’Amritsar nel nord dell’ India. Fu edificato nel XVI secolo e solo successivamente ricoperto d’oro. Oggi è un importantissimo luogo di pellegrinaggio religioso per i fedeli dello Sikhismo.
7. Taj Mahal
Il Taj Mahal è sicuramente il più affascinante dei monumenti architettonici indiani, talmente bello da essere stato inserito tra le 7 meraviglie del mondo. Oggi è senza dubbio alcuno uno
dei principali simboli della cultura Indiana.
8. Grotte di Ajanta
Il Taj Mahal è senza dubbio il più bello dei monumenti indiani, ma le Grotte di Ajanta sono altrettanto sbalorditive. Si tratta di un incredibile complesso monumentaleinteramente scavato nella roccianel II secolo a.C. contenente sculture, dipinti e reliquie pregiate. Dal 1983, le Grotte sono state incluse fra iPatrimoni dell’Umanità dall’UNESCO.
Tour privato: tour di un giorno ad Agra da Delhi, inclusi il Taj Mahal e il Forte Agra
Da €63,72
Viator Exclusive: Private Taj Mahal and Agra Fort Tour, Dine with a View and Optional Photographer
Da €118,33
Private Tour: Jungle Adventure from Goa Including Elephant Ride and Lunch
Da €177,50
SAMOSA:
I Samosa sono dei fagottini, o involtini, di pasta fillo a forma di triangolo, serviti frequentemente all'inizio di una cena o di un pranzo indiano e gustati anche come snack fuori pasto. Croccanti e gustosi, variano nel ripieno che può essere a base di verdure, di carne o di patate.
BIRIYANI:
Il riso è un ingrediente centrale in molti piatti tipici indiani. Una ricetta molto gustosa è quella del riso Biryani con gamberi fritti e riso basmati. Il piatto è insaporito da zenzero, aglio, peperoncino e dal garam masala, il caratteristico mix di spezie tritate dal sapore particolarmente caldo e piccante. Il piatto prende il nome (Biryani) non solo dalle modalità di cottura, che consistono nell'arrostire o friggere i gamberetti, ma anche dalla particolare preparazione, secondo cui occorre cuocere gli ingredienti in modo separato per poi unirli soltanto prima di servire.
TANDOORI CHICKEN:
.
Il pollo tandoori è un vero must della cucina indiana. Innanzitutto bisogna sapere che il tandoori è un particolare forno in cui viene arrostito ogni tipo di carne e di pesce. La base della ricetta, in questo caso, è composta solo da due ingredienti: pollo e yogurt. Il sapore poi si può personalizzare con le spezie che più si preferiscono: coriandolo, zenzero, cumino, ecc...
Tessuti: l’industria tessile indiana è una delle più famose al mondo proprio a causa dell’ampissima varietà di lavorazioni tradizionali: lo chiffon utilizzato molto per i sari, biancheria stampata, arazzi lavorati con piccoli specchi, vestiti tessuti in casa (khadi), camicie di seta, sciarpe chinè, scialli in lana e molto altro.
Gioielli: l’India è l’Eden dei gioielli, ne troverete di tutte le fatture e di tutti i materiali, oltre all’oro e all’argento potrete trovare moltissime gemme preziose e le perle, compresa la famosa “perla nera“, un po’ meno pregiata dell’Australiana ma comunque di ottimo livello. Si trovano anche moltissimi gioielli in plastica,smalto, ottone e legno.
Cartapesta: Gli artigiani del Jammu e del Kashmir sono i maestri della cartapesta laccata a mano; la carta viene sovrapposta per diversi strati che vengono poi dipinti e laccati. Se ne fanno ciotole, fermacarte, maschere e decorazioni varie per le feste.
Pelle: tra le più antiche arti tramandate di padre in figlio ritroviamo la pelletteria. Ogni regione è caratterizzata da una sua particolare specialità, ma la maggior parte della produzione arriva dall’Uttar Pradesh. Tra gli articoli più diffusi si trovano borsette, cinture, portafogli e chappal (scarpe in cuoio).
Dipinti: anche riguardo ai dipinti l’India vanta un’antichissima tradizione che va dai rangoli, alle miniature del Rajasthan, alla silhoutte di foglie e ai thangka (pittura su tessuto).
1. Diwali (Deepavali): la festa delle luci
Durante i cinque giorni di celebrazioni di quella che viene considerata una delle più importanti feste indiane, osservata dai fedeli dell’Induismo, del Giainismo e del Sikhismo, in tutta l’India si accendono milioni di lampade tradizionali di terracotta (chiamate diya) per adornare case, templi e strade e celebrare la vittoria del bene sul male. L’incenso satura l’aria con il suo profumo, i fuochi d’artificio brillano in cielo e i petardi scoppiano per le strade nel corso dei festeggiamenti per il Diwali, che cade generalmente nel periodo tra metà ottobre e metà novembre.
2.Ganesh Chaturthi: le processioni in onore del dio Ganesh
Undici giorni di festeggiamenti onorano la nascita di Ganesh, dio dalla testa di elefante, le cui statue finemente realizzate da esperti artigiani addobbano le case delle persone e troneggiano sui palchi pubblici, prima di essere addobbate e fatte sfilare per le strade della città, accompagnate da canti e balli. Al termine delle processioni, le statue di Ganesh vengono immerse nelle acque dei fiumi o in mare.
3.Festa dell’Indipendenza: l’India riscopre sé stessa
L’India ottenne l’indipendenza dall’Impero Britannico il 15 agosto 1947 e da allora le persone celebrano con entusiasmo questo avvenimento, senza discriminazioni di casta, credo o religione.
4. Navaratri, Dussehra e Durga Puja: falò in onore degli dei
Ai nove giorni del Navratri si susseguono i festeggiamenti per la ricorrenza di Dussehra, durante il quale vengono costruite delle enormi effigi di Ravana, re del Lanka a dieci teste, di suo fratello Kumbhakarna e di suo figlio Meghnad. Queste vengono poi imbottite con petardi al fosforo e incediate, diventando degli enormi falò che purificano l’atmosfera e illuminano il cielo al tramonto. Le celebrazioni più importanti si svolgono a Delhi e a Varanasi.
Se viaggiate in India, vi capiterà sicuramente di assistere ad un funerale. I funerali indu, Antyeshti, sono parte fondamentale della cultura indiana. La cremazioneè considerata il passaggio fondamentale per permettere all'anima di raggiungere il più rapidamente possibile una nuova dimensione, evento non realizzabile finchè il vecchio corpo esiste come tale.
ll defunto viene lavato e vistito con abiti tradizionali, nuovi. Dopo essere commemorato da parenti e amici è posto su una sorta di barella in legno, adornata di fiori coi quali si ricoprirà lo stesso defunto, dopo che questo sia stato denudato e coperto da un telo che varia di colore a seconda del sesso, dello stato civile e l'età, spesso coi pollici e gli alluci legati insieme.
Il feretro viene portato a mano, sulle spalle, fino al luogo della cremazione, se possibile passando per luoghi che furono significativi durante la vita appena spenta, spesso accompagnati dalla ripetizione incessante del mantra Ram Nam Satya Hai, Il Nome di Rama é l'Unica Verità, ma a volte, in caso di particolare longevità e prosperità godute dal defunto, anche da allegre bande musicali.
Il luogo della cremazione, chiamato Shmashana, è tradizionalmente posto sulle rive di un fiume o del mare, dove viene preparata la pira.
Il cadavere viene poi posto sulla pira, rivolto verso Sud, tutti gli eventuali gioielli vengono rimossi e si pone dello sterco di vacca sul suo petto.
Presiedono il rito generalmente il figlio maschio primogenito, se il defunto è il padre, il maschio ultimogenito se la defunta è la madre, rasati e vestiti di bianco in segno di lutto, e accompagnati dalle preghiere del sacerdote; le donne raramente sono ammesse alla cerimonia.
Il figlio prescelto dovrà dunque fare tre volte il giro della pira in senso antiorario, aspergendola con acqua e/o ghee - burro chiarificato - contenuti in un recipiente di terracotta, che poi romperà schiantandolo al suolo, per poi accendere lui stesso i legni in corrispondenza della testa del defunto e abbandonare la cerimonia. Si recitano preghiere per incoraggiare le varie parti del corpo a riunirsi con gli elementi: la voce con il cielo, gli occhi con il sole, il respiro col vento e così via.
Quando le fiamme avranno consumato il corpo - è necessaria qualche ora - i partecipanti al funerale tornano a casa, si lavano e puliscono la loro residenza da cima a fondo, perchè considerata, come la famiglia intera, resa impura e contaminata dalla morte: non si recano nè al tempio nè a casa d'altri fino al completamento del ciclo dei riti funebri.
Dopo due/tre giorni, la persona che ha presieduto i riti tornerà allo Shmashana per recuperare le ceneri del defunto, che vengono nuovamente asperse d'acqua e separate quelle scure, provenienti dal legno, da quelle chiare, resto del corpo, così come recuperati i frammenti ossei ancora interi, chiamati Fiori. Questi resti vengono poi dispersi, accompagnati da fiori e lampade votive, in un fiume o in altre acque considerate sacre in una cerimonia chiamata Visarjanam.
Taj Mahal significa “Palazzo della Corona”, è considerato uno degli edifici più belli e affascinanti. Dal 2007 rientra nelle sette meraviglie del mondo, e in parte questo magnetismo è dovuto alla leggenda che lo avvolge.
Il Taj Mahal si trova sulle rive del fiume Yamuna, ad Agra, India Settentrionale. Fu costruito dal quinto imperatore Mughal , Shah Jahan, nel 1631 in memoria della sua seconda moglie, Mumtaz Mahal, che era una principessa originaria della Persia.Mumtaz Mahal mori‘ mentre accompagnava suo marito a Behrampur, durante una campagna per schiacciare una ribellione. Aveva appena dato alla luce il loroquattordicesimo figlio. La sua morte fu un vera tragedia per l’imperatore, al punto che i suoi capelli e la sua barba nel giro di pochi mesi diventarono completamentebianchi per il dolore.
Mentre Mumtaz Mahal era ancora in vita, aveva chiesto all’imperatore di farle quattro promesse nel caso in cui fosse morta prima di lui. Per prima promessa gli chiese di costruire il Taj; la seconda era che si sarebbe dovuto sposare di nuovo per dare una nuova mamma ai loro figli; la terza promessa era che sarebbe sempre stato buono e comprensivo con i loro figli; e la quarta, che avrebbe sempre visitato la sua tomba nell’anniversariodella sua morte.
La costruzione del Taj Mahal iniziò nel 1631 ed venne completata in 22 anni. Probabilmente furono più di mille gli elefanti utilizzati per trascinare i pesantissimi marmi e, leggenda vuole, che a tutti i lavoratori impegnati nella titanica impresa furonoamputate le mani al termine della costruzione. Perché Shah Jahan voleva che l’opera, non perfettibile, non fosse mai più ripetuta.
Il Taj sorge su una base di pietra arenaria rossa sormontata da un’enorme terrazzo dimarmo bianco sul quale si posa la famosa cupola affiancata dai quattro minareti affusolati. La cupola è fatta di marmo bianco, ma la sua posizione vicino al fiume fa si’ che un magico gioco di colori che cambiano durante le ore del giorno e a seconda delle stagioni, diano al Taj Mahal riflessi di colori che lo rendono unico ma sempre diverso. Come un gioiello, il Taj scintilla al chiaro di luna quando le pietre semi-preziose incastonate nel marmo bianco sul mausoleo principale afferrano il bagliore dei raggi della luna. Il Taj è rosato al mattino, bianco latteo alla sera e d’oro quando la luna splende. Sembra quasi che questi cambi di colore rispecchino la mutevolezza dell’umore femminile, o almeno così si dice in India. Per descriverlo sarebbe sufficiente dire che il Taj Mahal vive, in quanto monumento dedicato all’amore eterno.
FLORA:
La flora di India è una delle più ricche del mondo, a causa di una vasta gamma di varietà di clima, topologia e ambienti esistenti nel paese. Si pensa ci siano oltre 15000 specie di piante da fiore, il che rappresenta il 6% abbondante delle specie vegetali totali esistenti nel mondo. Grazie a questa estrema varianza di condizioni climatiche, l'India detiene una ricca varietà di flora che nessun altro paese può vantare, coperta da più di 45.000 specie in totale, di cui ve ne sono diverse che non si trovano in nessun'altro luogo. Fin dall'antichità, l'utilizzo di piante come fonte di farmaci è stata parte integrante della cultura indiana. Ci sono più di 3000 piante ufficialmente documentate, che possiedono un grande potenziale medicinale. La nazione è divisa in otto principali regioni floristiche cioè Himalaya occidentale, Himalaya orientale, Assam, Indo, pianura del Gange, altopiano del Deccan.
FAUNA:
L'India è la patria di alcuni tra i più grandi mammiferi noti, tra cui l'elefante asiatico, la tigre del Bengala, il leone asiatico, il leopardo indiano, il leopardo delle nevi e il leopardo nebuloso, l'orso dal collare, l'orso labiato o "giocoliere" e il rinoceronte indiano. Alcuni altri ben noti grandi mammiferi indiani sono: alcuni ungulati, come il raro bufalo selvatico asiatico d'acqua, assieme al più comune bufalo d'acqua asiatico domestico, il gaur o "bisonte indiano", e diverse specie di cervi e antilopi. Alcuni membri della famiglia del cane, come il lupo indiano, la volpe del Bengala e lo sciacallo dorato, e i cani selvatici "dhole" sono ampiamente distribuiti. Tuttavia, il dhole, noto anche come il cacciatore fischiante, è il carnivoro indiano a più alto rischio di sopravvivenza, mentre il lupo himalayano è ora una delle specie in pericolo critico tra quelle endemiche. L'India è infine anche la sede della iena striata, dei macachi e delle tribù di primati conosciute come langur, oltre a vari tipi di mangusta.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA ALL'INGRESSO NEL PAESE:
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata dell’India a Roma o il Consolato Generale dell’India a Milano o presso il proprio Agente di viaggio.
Viaggi all’estero dei minori: si prega di consultare l’Approfondimento Prima di partire - “Documenti per viaggi all'estero di minori” sulla home page di questo sito.
Visto di ingresso: è necessario il visto d’ingresso che può essere unicamente rilasciato dagli uffici diplomatico/consolari del Paese presenti in Italia. Il modulo di richiesta visto va compilato esclusivamente online sul sito https://www.indianvisaonline.gov.in/visa/
Per ogni ulteriore informazione si consiglia di contattare direttamente l’Ambasciata dell’India a Roma (https://www.indianembassyrome.in/ ) o il Consolato Generale dell’India a Milano (https://www.cgimilan.in). Il visto va richiesto con congruo anticipo rispetto alla data del viaggio.
Per il rilascio del visto è necessario che il passaporto abbia validità minima residua di almeno sei mesi. I titolari di visti turistici per l'India ad ingresso multiplo non saranno più tenuti a rispettare un intervallo di due mesi tra una visita in India e quella successiva. L’estensione del visto turistico in India non è permessa.
Le Autorità indiane non rilasciano ai cittadini italiani visti all’arrivo in aeroporto.
I visitatori diretti verso zone con accesso limitato o protette necessitano di permessi speciali. Per ogni informazione al riguardo e per l’elenco delle zone suddette è bene sempre informarsi presso le Rappresentanze diplomatico-consolari indiane in Italia nel momento in cui si presenta la domanda di visto.
Nel caso di voli in transito per l’India per destinazioni quali ad esempio il Nepal, il Bhutan, le Maldive o lo Sri Lanka, si consiglia di munirsi di un visto di transito per l’India, in assenza del quale non è possibile lasciare la zona aeroportuale in caso ad esempio di ritardi nelle coincidenze.
Con l’intento di prevenire qualsiasi traffico illegale di stupefacenti e beni illegali, sono stati rafforzati i controlli doganali al momento della partenza e all’arrivo. Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito web del Central Board of Excise and Customs (Autorità indiana per le Dogane): https://www.cbec.gov.in/ e consultare la sezione “Guide for Travellers”.
Vaccinazioni obbligatorie: nessuna; eccetto per i viaggiatori provenienti dall’Africa, dall’America Latina e dalla Papuasia e Nuova Guinea che devono presentare un certificato di vaccinazione per la febbre gialla.
Formalità valutarie e doganali: somme superiori all’equivalente di 5.000 dollari USA in contanti e 10.000 dollari USA in travellers cheques sono da dichiarare alle autorità doganali all’arrivo in aeroporto, mentre per l’esportazione di oggetti di grande valore o in grandi quantità è necessario acquisire un’autorizzazione della dogana prima dell’uscita dal Paese. Sono facilmente convertibili Euro, Dollari e le altre più importanti valute; è anche possibile usare la carta di credito, preferibilmente del circuito VISA, sia nei negozi autorizzati sia negli alberghi delle grandi città, dove possono essere inoltre utilizzati sportelli bancari automatizzati. Le Rupie indiane non sono convertibili all’estero, vige inoltre il divieto di esportazione di valuta dal Paese.
Si consiglia comunque di consultare la pagina web dell’Autorità indiana per le Dogane, il cui indirizzo web è fornito due paragrafi sopra.
Limitazione di esportazione: non è consentito esportare oggetti antichi di più di 100 anni, e prodotti derivanti da animali protetti (avorio, pelle di serpente o di altri animali selvatici) inclusi i prodotti tessili (come lo shatush) derivanti da animali protetti.
Apparecchiature tecniche
Si segnala che l'introduzione di apparecchiature satellitare in India è proibita e che il possesso delle stesse è soggetto a gravi sanzioni ai sensi della legislazione indiana.
Analogamente, l’introduzione di rice-trasmittenti, telescopi ecc. è soggetta ad autorizzazione da parte delle Autorità. Si raccomanda di acquisire le relative informazioni dalle Autorità diplomatico-consolari indiane presenti in Italia nel caso si intenda introdurre tali apparecchi nel Paese. Si avverte che il possesso non autorizzato e’ soggetto a gravi sanzioni.
Viaggiatori con animali al seguito (cani e gatti)
L’India non permette più l’introduzione di animali domestici ai viaggiatori stranieri in possesso di un visto turistico. Ai sensi della Circolare del Dipartimento indiano delle Dogane, n. 15/2013, l’importazione di animali domestici al seguito (al massimo 2) è consentita soltanto a coloro che trasferiscono in India la propria residenza. Per la documentazione richiesta all’arrivo in India, si raccomanda di contattare per tempo l’Ambasciata dell’India a Roma o il Consolato Generale dell’India a Milano.
Strutture sanitarie: La situazione sanitaria è da considerarsi a rischio.
NEW DELHI
- Medical Emergencies, Evacuation, Rescue and Assistance (MEERA)
Central Alarm Control
112, Jor Bagh/New Delhi 110 003
Tel. 011 – 24653170 (24 ore), 24658075, 43196666
Fax 011 – 24618286/ 41851240
Mrs. Richa Bery
www.meera-rescue.com
e-mail: pbery@airtelmail.in support@meera-rescue.com
MUMBAI
- Lilavati Hospital and Medical Research Centre
A/791, Bandra Reclamation, Near Mount Caramel Church, Bandra (W)
Mumbai 400050
Tel. 91 22 26751000 / 26568000 Fax: 91 22 26407655
Emergency: 91 22 26568063 / 26568064
www.lilavatihospital.com; info@lilavatihospital.com
Patente Internazionale (modello Convenzione di Ginevra 1949 o Convenzione di Vienna 1968).
Tasso alcolemico
Limite consentito: 0%
Test di rilevamento: La polizia non utilizza l'alcotest ma può comunque intimare al conducente sospettato di essere sotto l'influenza dell'alcol di fermarsi.
Ambasciata d'Italia a NEW DELHI
50-E Chandra Gupta Marg
New Delhi - Chanakyapuri
New Delhi 110021
Tel. 0091-11-26114355. - Fax . 0091-11-26873889 Cellulare emergenze: +919810158737
E-mail: ambasciata.newdelhi@esteri.it
by Didacto Servizi Srl
Via della Guastalla, 5
20122 Milano
Tel 02 36552626
P.IVA: 08193930966
Chi siamo
Termini e condizioni
Pubblicità sul Sito
Affiliazione
Utilizzo di foto, immagini e testi: Le immagini presenti su questo sito sono state selezionate attraverso lo strumento di ricerca avanzata immagini di Google, limitando la ricerca alle immagini che risultino liberamente utilizzabili, modificabili e condivisibili, anche a scopo commerciale. Se per errore, doveste trovare una immagine coperta da Copyright, vi preghiamo di contattarci segnalandoci la pagina e la descrizione dell'immagine. Provvederemo immediatamente alla sua rimozione. Schede paese realizzate da studenti Istituti Superiori per il Turismo di Milano: L.V. Bertarelli, Cavalieri, Pasolini anno scolastico 2014/2015 - 2015/2016 - 2016/2017 Fonti: Wikivoyage liberamente modificate, web.. Licenza Creative Commons: https://creativecommons.org/compatiblelicense/ |
Progetti 'IN PROGRESS'
guida alle Destinazioni